

Salurnis
Salorno – per merito di due giovanissimi quanto entusiasti vignaioli – è diventata una cerniera di fattibilità enologica decisamente innovativa. I promotori sono Andrea Nardin e Nicolò Panizza, per età la somma dei due non raggiunge quota 60. Determinati hanno alle spalle solo due vendemmie, che già promettono un gran bene.
Poche migliaia di bottiglie, tre la tipologia vinaria: anzitutto un curioso Pinot grigio, proposto con una spiccata colorazione, poi lo Chardonnay di stampo Chablis e un portentoso Lagrein, leggermente balsamico, più saporito che profumato, piccoli frutti di bosco come s’addice ad un gran rosso con spinta gioviale quanto giovanile. Lagrein, vitigno della Conca di Bolzano che anche sui terreni alluvionali ‘salurneri’ s’è perfettamente addomesticato, nonostante sia appunto sul confine del suo storico radicamento.
Alcuni prodotti di questa cantina...

Salurnis
Salorno – per merito di due giovanissimi quanto entusiasti vignaioli – è diventata una cerniera di fattibilità enologica decisamente innovativa. I promotori sono Andrea Nardin e Nicolò Panizza, per età la somma dei due non raggiunge quota 60. Determinati hanno alle spalle solo due vendemmie, che già promettono un gran bene.
Poche migliaia di bottiglie, tre la tipologia vinaria: anzitutto un curioso Pinot grigio, proposto con una spiccata colorazione, poi lo Chardonnay di stampo Chablis e un portentoso Lagrein, leggermente balsamico, più saporito che profumato, piccoli frutti di bosco come s’addice ad un gran rosso con spinta gioviale quanto giovanile. Lagrein, vitigno della Conca di Bolzano che anche sui terreni alluvionali ‘salurneri’ s’è perfettamente addomesticato, nonostante sia appunto sul confine del suo storico radicamento.
